I PANZEROTTI AL FORNO DI RISO, QUINOA, TAPIOCA E AMARANTO di Cucina bene senza sono buoni e leggeri e soprattutto senza nichel, senza glutine e senza lattosio.
piatto tipico della tradizione pugliese, rivisitato “senza”; ottimi da mangiare in ogni occasione, per un pranzo veloce o per un party tra amici.
INGREDIENTI
- 150 g di Lievito Madre di riso rinfrescato e raddoppiato circa 24h prima;
- 1 cucchiaino di zucchero di canna;
- 350 g di farina di riso;
- 120 g di farina di quinoa;
- 60 g amido di tapioca;
- 40 g farina di amaranto;
- 5 g di xantano;
- 450 ml di acqua tiepida;
- 10 g di sale fino;
- 10 ml olio evo biologico e poi q.b per ungere;
- 10 g miele di acacia o zucchero di canna.
Tipi di condimento
per il Panzerotto “classico”
- 150 g salsa di pomodori idroponici nichel free;
- 200 g di mozzarella senza lattosio o provolina senza lattosio;
- Capperi q.b. facoltativo;
- Timo q.b. facoltativo;
- Sale.
per il Panzerotto “ai peperoni”
- 150 g salsa di peperoni;
- 200 g di mozzarella senza lattosio o provolina senza lattosio;
- Capperi q.b. facoltativo.
per il Panzerotto “di Carla”
- 120 g di fesa di tacchino senza glutine e lattosio;
- 200 g di mozzarella senza lattosio o provolina senza lattosio;
- Capperi q.b. facoltativo;
- Timo q.b. facoltativo.
TEMPISTICHE
LIEVITAZIONE LENTA CON LIEVITO MADRE DI RISO
Preparazione: 60 minuti
Lievitazione: 24+24=48 ore
Cottura: 25 minuti
Totale: 49 ore e 25 minuti
DIFFICOLTÀ ALTA
Dosi: 13 panzerotti medi.
PROCEDIMENTO
Per preparare degli ottimi e leggeri PANZEROTTI AL FORNO senza allergeni, basta seguire la ricetta qui sotto.
- In una ciotola versare il LM rinfrescato ed aggiungere un cucchiaino di zucchero;
- Aggiungere in maniera alternata l’acqua tiepida, insieme alle farine, l’amido di tapioca e lo xantano;
- Unire l’olio e, dopo l’assorbimento, il miele (o lo zucchero); quindi mescolare bene per qualche minuto;
- Aggiungere infine il sale, impastare e ricoprire con olio;
- Creare un’unica palla;
- (N.B.: la consistenza deve essere di un panetto morbido non appiccicoso)
- Adagiare l’impasto in una coppa unta d’olio e coprire con coperchio o pellicola trasparente e lasciare lievitare sino al raddoppio, per massimo 24h, in una credenza o in frigorifero se fa troppo caldo;
- Il giorno successivo, capovolgere il composto su un piano infarinato; delicatamente creare delle palle dal peso di 100g l’una e far lievitare altre 2h;
- Trascorso il tempo necessario, prendere una palla alla volta e stendere a mano, su un piano infarinato, per ottenere dischi di uno spessore di 0.5 cm;
- Riempire a piacimento ogni panzerotto adagiando al centro di ogni disco un cucchiaio del riempimento scelto;
- (N.B.: Il panzerotto tradizionale è un fagottino di pasta lievitata farcito nella versione “classica” con salsa di pomodoro e mozzarella, ma non mancano le versioni più elaborate con diversa farcitura. In questa rivisitazione “senza” scegliere il riempimento a piacimento, in funzione dei gusti personali e dei cibi consentiti. Alcune possibili farciture sono quella “classica” con salsa di pomodori idroponici nichel free e mozzarella senza lattosio oppure combinazioni più elaborate con salsa di peperoni, mozzarella senza lattosio e capperi o con mozzarella senza lattosio, fesa di tacchino senza glutine e lattosio, capperi e timo)
- Una volta farcito, chiudere ogni disco piegandolo a mezzaluna, sigillare il bordo o pigiando con una forchetta o facendo una pinzettatura e adagiarlo su carta da forno;
- (N.B.: eventualmente è possibile creare con lo stesso impasto anche delle focaccine da alternare ai panzerotti)
- Proseguire così con tutte le palle;
- Bagnare la superficie con un po’ d’acqua e olio oppure, eventualmente, con della salsa idroponica nichel free o con qualche crema di accompagnamento, come la salsa di peperoni.
COTTURA
Cuocere prima in FORNO VENTILATO a 230° per 15 minuti, poi in FORNO STATICO a 230° per 15-20 minuti.
(N.B.: indubbiamente il panzerotto è più buono fritto, come da tradizione, tuttavia nei casi di allergia per cui è vietata la frittura, l’unica cottura possibile è al forno)
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N.B. Nelle ricette presentate per “Senza Nichel” si intende “a Basso Contenuto di Nichel”, in quanto esso varia per molti fattori, innanzitutto per le condizioni ambientali in cui crescono gli alimenti, ed inoltre quella al Nichel è un’allergia di accumulo e molto soggettiva. Analogamente anche “Senza Fodmap” indica “a Basso Contenuto di Fodmap”. Le ricette non vogliono essere una regola, ma un’idea di quello che si può preparare; pertanto si consiglia di attenersi alle liste dei vostri Specialisti di fiducia e di sostituire alcuni alimenti non concessi con quelli a voi consigliati.
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